Avete presente quelle antiche famiglie che non si dicono famiglie perché si sentono clan, stirpe, casata, ma poi si fanno le scarpe che nemmeno la più meschina delle guerre tra i poveri? Quelle che chiamano
Apertura della stagione del Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita | Spellbound con un progetto molto atteso, sia per la eco che il performer Omar Rajeh è capace di suscitare intorno alla sua figura
“L’Epifania tutte le feste si porta via”, cita un vecchio detto popolare. Fino al 6 gennaio non si spengono le luci sul presepe e la voglia di festeggiare davanti a un camino acceso con i
Quando Alessandra Ferraro e Pako Graziani tracciano il DNA di Margine Operativo, il loro progetto di vita artistica che fa dello sconfinamento fra le arti la rotta di una ricerca, scrivono della loro “convinzione che
Non esiste un’età per divertirsi con la leggerezza e l’energia di Rapunzel il musical attualmente in scena al Teatro Brancaccio di Roma. È sì una fiaba ma coinvolge sia gli spettatori più piccoli sia quelli
È molto brava Giulia Trippetta, e giustamente è stata molto applaudita, anche a scena aperta, tra le risa di un pubblico giovane e meno giovane, ben disposto a lasciarsi catturare dalla rocambolesca vita di una
Arriva al Teatro Vascello di Roma dopo diverse tappe l’ultima produzione della compagnia romana Spellboud contemporary ballet guidata da Mauro Astolfi, sicuramente un lavoro monstre rispetto al percorso del coreografo e che già dal titolo,
Indipendentemente da qualsiasi considerazione critica, Matilda il musical, nella sua versione italiana curata da Massimo Romeo Piparo, è una grande festa per gli occhi che offre delle certezze sulla preparazione dei futuri performer di musical.
Debutto al Teatro Palamostre di Udine dello spettacolo Black Star, architettura scenica fatta di ibridazioni linguistiche, drammaturgia sconfinante ed epilessie visive, materie dove va a depositarsi con riprovata autorevolezza l’intuizione di un Fabrizio Arcuri sempre
Ce lo racconta Gaia Clotilde Chernetich nel programma di sala, questo titolo dello spettacolo così evocativo e pieno di riverberi semantici sta a indicare non soltanto una festa; «Karrasekare è, infatti, una variante del sardo