Difficile e insieme coraggiosa l’impresa che Emma Dante ha condotto, portando in scena uno studio su Le Baccanti di Euripide, risultato di una profonda e originale ricerca compiuta insieme agli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica
Ho assistito il 30 dicembre scorso all’ultima replica presso la sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, allo spettacolo La musica è pericolosa-Concertato, ideato e diretto da Nicola Piovani. Tale spettacolo, che non è solo
Il berretto a sonagli, commedia in due atti di Luigi Pirandello, datata 1917, è stata rappresentata sicuramente migliaia di volte nei nostri teatri, ma è impossibile non ricordare la versione in napoletano di Eduardo De
Quando, il 15 dicembre del 1962, andò in scena, per la prima volta, Rugantino e Aldo Fabrizi, nella parte del boia Mastro Titta, disse la battuta conclusiva: «A Ruganti’… ‘na botta e via!» si stava
Tutto invecchia, De Filippo no. Uno spettacolo che fa venire voglia di andare a teatro e rappresenta l’essenza profonda di quello che la parola “teatro” significa, in Italia. Questi Fantasmi, per la regia di Marco
Tra le nuove proposte teatrali cui ho assistito recentemente Strike è sicuramente tra le più interessanti. Una commedia diversa, contemporanea, che per gli argomenti trattati e per l’uso, seppur non intensivo, dello slang dei ventenni
Quando in Italia le trasmissioni televisive erano esclusivo monopolio della Rai e ancora non c’erano programmi a colori, il palinsesto dell’emittente di stato era molto schematico. Usualmente, le serate (citerò quelle del Canale Nazionale, così
«Un giorno ho deciso di partire; ho chiesto ai miei amici di venire con me ma erano impossibilitati, così ho incontrato una ragazza per strada e senza conoscerla siamo partiti insieme. Abbiamo attraversato tutti i
Shakespeare gli ha cambiato la vita. Gli ha insegnato che avrebbe potuto avere un’altra possibilità, che avrebbe potuto perdonarsi. Shakespeare ha ribaltato il suo destino a furia di poesia, di sentimenti estremi e controversi, di
Son d’accordo con Giuseppe Manfridi quando alla fine del suo Il discorso del Capitano ci dice: <<Che gioco meraviglioso è il calcio quando si dimentica di essere solo calcio!>>. A me, romanista dalla nascita come