Go Figure di Sharon Fridman è approdato il 14 marzo scorso al Teatro Palladium nell’ambito di Vertigine, la stagione realizzata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita | Spellbound, riscuotendo anche a Roma un successo emozionante
Dopo avere vinto a Cannes l’anno scorso Il Gran Premio della Giuria e il FIPRESCI, La zona d’interesse – film diretto dal regista e sceneggiatore britannico Jonathan Glazer e tratto dal romanzo omonimo di Martin
C’è tanta roba in questo nuovo lavoro di Carrozzeria Orfeo. Tanta, tanta e a tratti si fatica a galleggiare. Salveremo il mondo prima dell’alba, in scena al Teatro Vascello di Roma fino al 17 marzo,
Un nuovo incontro di Esercizi di memoria. Questa volta a raccontarsi è l’attore e regista romano Massimo Verdastro. Nella prima tappa, dedicata al Contagio con il teatro, un album da disegno, una pelliccia di volpe
«Nelle pause, nei semitoni, nelle voci sommesse pareva di udire il respiro, la pigra musica di una sera d’estate. Un ritmo d’acqua dormiente, una lentezza ipnotica, come se il lago affatturasse gli attori». Angelo Maria
Un salame appeso su un tavolo, un orologio a cucù preso di mira a turno con delle noci e il sugo “perpetuo” di nonna Merda morta quattro anni prima. In questa scena chiusa, una cucina
«Negli anni Novanta l’attrice, cantante e regista inglese, naturalizzata francese, Jane Birkin scrive Oh pardon tu dormais, testo teatrale con l’andamento di un lungo racconto, un atto unico che si sviluppa in 17 quadri nell’arco di
È forse un tempo della durata quello che ha governato i lavori scenici di Piergiorgio Milano e Irene Russolillo al Teatro Palladium di Roma. Un tempo apparente e scarno, assecondato però da infiniti rimandi a
Antonio Amurri, prolifico autore radiofonico e televisivo, molto conosciuto dal pubblico degli anni Sessanta e Settanta, del vecchio secolo, per essere stato l’autore (assieme a Maurizio Jurgens) della popolare trasmissione radiofonica domenicale Gran Varietà (ma
Un testo scritto nel 1902 nella Russia zarista che arriva fin qui e parla al nostro tempo presente senza la supponenza di volerci insegnare qualcosa. Tale è L’albergo dei poveri, opera di Maksim Gor’kij riproposta