
Il tempo del sogno e il tempo del reale segnano i confini di una spiaggia immaginaria, in cui approdano e si incontrano la poesia incandescente di Maria Luisa Spaziani (1922-2014) e i versi contemporanei della poeta greca Niki Rebecca Papagheorghiou (1948-2000).
La scena è in penombra, fosforescente per le luci verdi e blu alternate sul pavimento come bolle sottomarine. In sottofondo, le onde del mare si confondono con suoni onirici. Il progetto di ricerca Sogno Creatore, ideato e diretto da Giorgina Pi, muove dal libro omonimo della filosofa spagnola Maria Zambrano (1904-1991), per portare avanti un’indagine sul rapporto tra mondo onirico e potenza creativa, dove fortissime sono l’alleanza fra donne e le radici a terra. Lo spazio in cui avviene uno spettacolo contamina il suo andamento e il suo significato. Sogno Creatore, in scena all’Angelo Mai dal 5 al 7 giugno scorso, non perde di vista il presente e il concreto, indagando gli ossimori della vita fantastica e quotidiana attraverso le figure di due donne. È questa capacità del teatro e della poesia di ancorarsi al reale, che rende Sogno Creatore partecipe del tempo presente.

Sylvia De Fanti entra in scena, prestando la sua voce registrata, poi in presa diretta, alle parole di Maria Luisa Spaziani, che introducono al senso della poetica e dell’essere poeta: la capacità di percepire “con un’aureola intorno” tutte le cose, “una matita, una pietra, una caffettiera”. Le parole sembrano diventare un invito a perdersi e a percepire il paesaggio sonoro e visivo allestito come una spiaggia reale, con una piscinetta gonfiabile sul fondo a rappresentare il mare. Poco dopo, Alexia Sarantopoulou, stesa su un lettino da spiaggia a guardare le stelle, incarna Niki Rebecca Papagheorghiou, avverando così l’incontro onirico fra le due donne. Da quel momento, la poeta italiana e la poeta greca avviano un dialogo fatto di frammenti poetici, di autocitazioni, di immagini spettrali e d’infanzia. Nell’immobilità della scena, il viaggio poetico e interiore si compie: davanti al pubblico in sala, Maria Luisa Spaziani e Niki Rebecca Papagheorghiou appaiono intere, insicure, vere, con la fisicità delle loro parole, dei loro pensieri e dei loro corpi.

C’è un tempo per parlare, uno per danzare e un altro per cantare. Sylvia De Fanti e Alexia Sarantopoulou attraversano questi momenti come tappe del viaggio onirico che prende forma. In prima battuta, le attrici assomigliano a due bambine che si scelgono amiche: la seconda è stesa sul lettino, si gira e si rigira, muove le gambe ininterrottamente, non trova posizione; l’altra siede a terra, a volte le dà le spalle, altre volte la osserva timida. Quasi richiamando gli ossimori che nutrono le poesie di Maria Luisa Spaziani, le due donne-bambine si rivelano, al contempo, ragazze mature: pronunciano i versi con fare declamatorio, solenne. Un’aria greca si diffonde, portando con sé il profumo del mare eterno e il ricordo di voci lontane.
L’impianto scenico ha una grande resa visiva ed emotiva, frutto di una devozione d’amore, per nulla romantica, che Giorgina Pi nutre verso queste donne. L’atmosfera onirica di Sogno Creatore si scontra, senza venirne scalfita o indebolita, al contrario rafforzata, con il presente in cui il pubblico si trova, nel luogo reale dove teatro e poesia continuano a essere pratiche resistenti.
Sogno Creatore #primo movimento
un progetto di Bluemotion
ideazione, regia, drammaturgia, scene Giorgina Pi
con Sylvia De Fanti, Alexia Sarantopoulou
dai testi di Maria Zambrano, Maria Luisa Spaziani, Niki Rebecca Papagheorghiou
ambiente sonoro Collettivo Angelo Mai
musica Valerio Vigliar
cura del suono Cristiano De Fabritiis
luci Andrea Gallo
consulenza ai costumi Sandra Cardini
consulenze letterarie Elisabetta Garieri, Evanghelia Stead, Nana Papagheorghiou
traduzioni dal greco Elisabetta Garieri (ed. Argolibri), Alexia Sarantopoulou
accompagnamento al lavoro Benedetta Boggio
produzione Bluemotion/Angelo Mai
con il sostegno di Olinda Onlus.
Angelo Mai, Roma, dal 5 al 7 giugno 2025.