Per chi ama la commedia di varietà lo spettacolo In tre, in scena al Teatro della Cometa di Roma, con Ladyvette e la regia di Massimiliano Vado è sicuramente da non perdere. Ladyvette nascono, come
Danio Manfredini è una di quelle figure nel panorama del teatro italiano che travalica il confine percettivo dell’esperienza scenica e incontrare i suoi lavori, di fatto, per lo spettatore, significa dover scardinare gli abituali codici
<<Chi è l’amica geniale se non colei capace di raccontarci meglio di come noi stesse faremmo?>>. È questa una delle frasi pronunciate da Lenù nella seconda parte dello spettacolo Storia di un’amicizia. Essa ben riassume
Geppi Di Stasio, commediografo, regista e attore ha voluto rendere un tributo scenico a Massimo Troisi scrivendo: Mo’ me lo segno, un lavoro teatrale di “assemblaggio” realizzato tra realtà e ispirazione intuitiva, tra fatti concreti
Capolavoro indiscusso della letteratura mondiale, I fratelli Karamazov di Dostoevskij (1880) è un’opera che, a partire dai primi del Novecento, ha spesso attraversato le scene russe ed europee sottoponendosi alle visioni e re-visioni di registi
Alcune commedie hanno la sola finalità di far ridere, altre – sebbene abbiano il medesimo obiettivo – hanno anche l’intento di offrire agli spettatori qualche spunto di discussione e di riflessione. Call center 3.0, lavoro
«L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne.
Hanno cominciato osservando gli abusi quotidiani, ma anche le tenerezze involontarie, della vita di provincia. Poi si sono messi a pensare al mondo tutto, e d’improvviso sulla loro mappa immaginaria sono apparsi statunitensi, rom, musulmani,
La storia dell’Unità d’Italia, nel momento dell’annessione del Regno delle Due Sicilie a quello sabaudo, a differenza di quanto si può supporre, è veramente poco conosciuta. La scuola superiore riserva a quel periodo temporale l’ultimo
Non è la prima volta che Vincenzo Salemme, nello scrivere una commedia, usa “fisicamente” il cuore per costruire il motore “pulsante” (termine perfetto visto l’argomento di cui si parla) di un suo lavoro; è sufficiente