Arti performative e nuove tecnologie sono la linfa vitale di T*Danse – Danse et technologie, il Festival internazionale della Nuova Danza di Aosta che si è concluso domenica 8 maggio. Questa sua sesta edizione, sempre
La faccia del quadrante Est di Roma è particolare, così piena di dati e memoria da risultare spesso in contraddizione con sé stessa, dalle espressioni schizofreniche. Al di là del pasolinismo affettuoso e un po’
Quello dell’Alitalia è il più grande licenziamento di massa mai avvenuto nella storia della Repubblica. Quali sono i retroscena, quali le conseguenze, quali le cause ufficiali e ufficiose, palesi e taciute, quali le circostanze che
«“Ciò che sentiamo” e “l’emozione” non sono la stessa cosa del “sentimento”. Noi non abbiamo una parola per descrivere l’emozione reale. Non è rabbia, non è tristezza. È qualcosa che potremmo accostare a una sottile
A Torino sono nati due spettacoli che, nonostante alcune debolezze interpretative, delimitano due precise tendenze estetiche nell’ambito della scena contemporanea. Parliamo de La Tempesta di Shakespeare firmata da Alessandro Serra e di Ghiaccio di Bryony
Quindici anni di carriera di uno dei più intelligenti, umoristici e anticonvenzionali autori e attori comici italiani, Andrea Cosentino, sintetizzati in quattro giorni di programmazione, dal 31 marzo al 3 aprile, sul palco del TeatroBasilica
Nello svaporamento di senso di un teatro ormai arroccato su quel versante avvizzito ch’è il gusto medio di un pubblico beatamente immune al rischio, la danza continua a sbullonare certezze e a non consolare i
Quando si bombarda un teatro stipato di civili, chiunque sia il folle responsabile, la guerra è finita. Non esistono più regole, non c’è pietas, non vale più niente che possa avere un senso logico: i
Come in una tela di Francis Bacon, la scena si apre in uno degli ambienti più tetri e sconvolgenti mai concepiti dall’uomo: l’interno di un mattatoio. A questo luogo Georges Bataille dedicò un articolo dal
È notte. A Kiev suonano le sirene, la popolazione fugge dalle città oppure cerca di resistere riparandosi nella ecatombe delle metropolitane, fin dentro bunker improvvisati: la madre che allatta il figlio, il nonno che non