Sono sette anni che Overload di Sotterraneo gira l’Italia, dopo aver vinto nel 2018 il premio Ubu come miglior spettacolo dell’anno. Difficile dunque dire qualcosa di nuovo rispetto alle parole che tanti spettatori e spettatrici
Da giovedì 6 marzo (e fino a sabato 8 marzo), sarà in scena al Teatro Tor Bella Monaca di Roma Nives. Lo spettacolo, tratto dall’omonimo romanzo (pubblicato per Edizioni e/o) dell’autore toscano Sacha Naspini, narra
«In quello che è ormai un classico, lo storico Benedict Anderson sottolineava che, “a parte i villaggi primordiali dove si vive sempre faccia a faccia (e anche lì…), ogni comunità è immaginata”. Le frontiere di
La testimonianza che proponiamo è la prima tappa di un monitoraggio delle esperienze professionali degli italiani attivi a Parigi, in quel crocevia dinamico tra arte, teatro, cinema e musica. Comprendere le condizioni del loro ambiente
«Siamo alla fame, ma anche alla sete. (…). Non è questione d’essere migliori o peggiori. È una questione più profonda e più radicale, che ha a che fare con il motivo per cui si va
Ci è capitato di vedere, a distanza di poche ore, due opere che, in forme diverse, si concentrano sui dispositivi della visione e sull’essenza spirituale di alcune città italiane la cui bellezza travolge e ferisce.
È iniziato il Festival Equilibrio promosso dall’Auditorium Parco della Musica ma, nel frattempo, altri appuntamenti con la sintassi coreutica si imprimono in alcuni spazi romani in una continuità decisamente ricettiva, di grande “ascolto”, quasi a
Essere tornati a vedere al TeatroBasilica Diario di un dolore, lo spettacolo del 2020 con Astrid Casali, è un’occasione per provare a ricostruire il percorso di Francesco Alberici come drammaturgo, da quella prova al più
Si chiamano Gruppo della Creta. Sono una formazione nata nel 2015 composta da professionisti under 35. I quindici artisti, organizzatori e tecnici del collettivo lavorano insieme con l’obiettivo di sperimentare i nuovi linguaggi della scena
Roberta Nicolai persegue una linea compositiva che va sempre di più chiarificandosi con il tempo, cosicché il festival Teatri di Vetro, giunto alla sua diciottesima edizione quest’anno, sembra assumere finalmente la fisionomia di un corpo