Il presepe dopo la morte: “Natale in casa Cupiello” con Luca Saccoia di Renata Savo

Foto di Anna Camerlingo

“L’Epifania tutte le feste si porta via”, cita un vecchio detto popolare. Fino al 6 gennaio non si spengono le luci sul presepe e la voglia di festeggiare davanti a un camino acceso con i propri affetti. Così succede, certo, nelle più banali pubblicità. Perché se c’è una verità di cui ci ha reso testimone il grande Eduardo De Filippo (e ce ne sono molte nel teatro di Eduardo, basti anche solo pensare all’estremo realismo con cui ricostruiva le ambientazioni) è stata che le feste comandate si trascinano sempre un lato oscuro. Nel delicato equilibrio delle famiglie normali emergono – e nella peggiore delle ipotesi si scatenano – dissidi, gelosie, trame, che ci fanno riflettere su quanto sia difficile ascoltare, comunicare, crescere e convivere con l’altro. Forse tanto quanto deve essere stato difficile e impegnativo far convivere su un palcoscenico un attore e sette pupazzi (realizzati da Tiziano Fario) per Luca Saccoia e tutta la squadra di manovratori del Natale in casa Cupiello – spettacolo per attore cum figuris diretto da Lello Serao e premiato agli Ubu per i costumi di Federica del Gaudio. Un’impresa, quella dello spettacolo a cura di Interno 5 e Teatri Associati di Napoli, che tuttavia è sembrata, sotto abilissime mani, un lavoro naturale, perfetto e armonico; sia, come per il primo Atto, nel caso in cui i corpi dei manovratori siano stati accuratamente celati, sia, come avviene nel secondo, nel caso in cui questi vengano messi a vista, fino al vero e proprio disvelamento, svisceramento, totale, del meccanismo che connette i corpi ai loro simulacri nel terzo e ultimo Atto.

Foto di Anna Camerlingo

L’opera eduardiana, rispettata fedelmente, racconta cinque giorni della famiglia Cupiello, formata dal padre Luca, la madre Concetta, il figlio Tommasino, la figlia Ninuccia, suo marito Nicola e il fratello di Luca Pasqualino, a ridosso della festa natalizia. Nella regia di Serao, al posto della minuziosa scenografia realistica di Eduardo, il primo Atto è marcato dalla presenza di un fondale dipinto che rimanda all’immaginario di un interno domestico dalle linee di ispirazione espressionista, dietro cui si muovono silenti i manovratori dei personaggi-marionette, mentre davanti si trova, aggettante, il letto di Luca Cupiello. Potrebbe essere tutto il frutto di un sogno, o meglio, di un incubo: il risveglio la mattina dell’antivigilia di Natale, il caffè annacquato della moglie, il battibecco tra il figlio e il fratello, l’arrivo a casa della turbata Ninuccia, la confidenza alla madre del desiderio di lasciare il marito e unirsi al suo amante Vittorio. Il racconto prosegue poi con un animato secondo Atto in cui c’è la sapienza umana dello stile caravaggesco, con i suoi marcati chiaroscuri, che ci restituisce l’immagine di un laico presepe – vera e propria ossessione di Luca Cupiello e simbolo di un passato nostalgico – in cui i personaggi interpretati da marionette manovrate a vista si agitano come per conquistare un proprio spazio vitale. Il finale cede il posto a un’aura di misticismo e di spiritualità. È qui che, al capezzale del padre circondato dalle marionette deposte ai piedi di un angelo situato in alto come nel classico presepe napoletano, in un’ambientazione quasi metafisica e trascendentale, Tommasino risponde con il suo «Sì» alla domanda paterna «Te piace ‘o presepe?». In un certo senso, il Natale in casa Cupiello di Luca Saccoia è il sequel della pièce eduardiana, è la rappresentazione a opera di Tommasino, negli anni successivi alla morte del padre, del Natale desiderato da Luca Cupiello.

Natale in casa Cupiello – spettacolo per attore cum figuris

ideazione Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia
con Luca Saccoia
spazio scenico, maschere e pupazzi Tiziano Fario
regia Lello Serao
manovratori Salvatore Bertone, Paola Maria Cacace, Lorenzo Ferrara, Oussama Lardjani, Angela Dionisia Severino, Irene Vecchia
formazione e coordinamento manovratori Irene Vecchia
luci Luigi Biondi e Giuseppe Di Lorenzo
costumi Federica del Gaudio
musiche originali Luca Toller
assistente alla regia Emanuele Sacchetti
realizzazione scene Ivan Gordiano Borrelli
assistente di scena Giorgia Lauro
fonica Mattia Santangelo
datore luci Paco Summonte
progetto grafico Salvatore Fiore
documentazione video Francesco Mucci
direttrice di produzione Hilenia De Falco.
Un progetto a cura di Interno 5 e Teatri Associati di Napoli
con il sostegno della Fondazione De Filippo e Teatro Augusteo per i 90 anni di Natale in casa Cupiello.

Teatro Biblioteca Quarticciolo, Roma, dal 20 al 23 dicembre 2023.

Prossima data:
Teatro Area Nord, Napoli, fino al 7 gennaio 2024.