Io sono Chi è un’affermazione, che somiglia però a una domanda rovesciata, come se, anche nell’atto di enunciare, non potessimo fare a meno di continuare a interrogarci. L’indagine sul corpo infatti non si interrompe mai
In quest’epoca di segni molli e confusi, viene da chiedersi che senso abbia la parola “contemporaneo”. Nell’abuso massmediatico del termine, va spesso a coincidere con “attualità”. Noi che ci occupiamo dei linguaggi della scena, registriamo
Uno scimunito che pettina la sabbia. Masino si definisce così. Masino Scacciapensieri è il nome e il titolo del monologo scritto da Massimiliano Perrotta, edito da Torri del Vento Edizioni, nella collana teatrale “Le Primule”,
Scritta e messa in scena all’inizio del nuovo millennio, la commedia di Lillo & Greg (Lillo Petrolo e Claudio Gregori) Il mistero dell’assassino misterioso è divenuta un “classico” del teatro comico essendo stata riproposta in
La precarietà come stile di vita, come risorsa, come evoluzione e rivoluzione. Esiste, si può e in un certo qual modo si deve. O almeno si dovrebbe. Di sicuro l’ha fatto Valeria Orani, “battitrice libera”
Effimero, fuggevole, fugace, scritto nell’acqua. Che il teatro lasci dietro di sé scie e rovine è un fatto. Ma è soprattutto la sua fortuna. Senza oblio il teatro non avrebbe le sue storie e le
Fabienne Le Houérou è un’intellettuale eclettica. È infatti storica, antropologa, regista e scrittrice. Inoltre è direttrice di ricerca al CNRS. Ha realizzato sette film etnografici e pubblicato tredici libri sull’esilio, i migranti e i rifugiati.
Alla fine del 1944, prima che la Compagnia Teatro Umoristico: I De Filippo si sciogliesse, ponendo definitivamente fine alla collaborazione artistica dei tre fratelli, Peppino De Filippo scrisse la commedia Non è vero ma ci
La commedia con musiche vista al Quirino di Roma nell’antivigilia di Natale 2019 dà ragione alla scelta di Liminateatri.it di non separare teatro “impegnato” da teatro di “evasione” e divertimento, quando anche quest’ultimo è realizzato
Architecture è l’ultimo lavoro del regista francese Pascal Rambert. Dopo il debutto al Festival d’Avignon, lo spettacolo arriva finalmente a Parigi. Con questo progetto Rambert realizza quello che desiderava da tempo: riunire in una sola