Attraversamenti Multipli sul filo della memoria di Renata Savo

Foto di Carolina Farina

Tra gli spettacoli della ventiduesima edizione di Attraversamenti Multipli, il festival multidisciplinare a cura di Margine Operativo, in corso nel quartiere Quadraro a Roma, ce ne sono alcune che corrono sul filo della memoria, intima e personale, ma anche quella condivisa. Non sono solo Cartoline, quelle di Francesco Leineri, sono l’esposizione in forma di suoni e parole dei solchi dell’umano, le ferite più profonde, quelle che fanno pensare alla morte. Testimonianze reali e anonime raccolte fra il 2021 e il 2022 a persone di età fra i 25 e i 60 anni registrate sul tema dei cortocircuiti creati dall’avvicinarsi fra morte e vita, innestate dal giovane compositore, musicista e sound designer Francesco Leineri, in una performance/live set musicale di sintesi elettronica accompagnata da Andrea Libero Cito al violino. Inserite nella cornice di Largo Spartaco, le esperienze di vita vissuta risuonano portando a una riflessione che ciascuno può sentire come la propria.

Foto di Carolina Farina

Ad Attraversamenti Multipli si intrecciano le arti visive e le arti sonore, si alternano la strada, il garage, il parco.  Al Garage Zero, seminterrato, si è ambientato perfettamente domenica 12 giugno un altro studio che affonda la lama nei lati più nascosti e bui dell’animo umano, stavolta attingendo a un testo letterario, Memorie dal sottosuolo (1864) di Dostoevskij, il breve romanzo dello scrittore russo in cui il protagonista, personaggio immaginario, attinge all’uomo della società del suo recente passato per trovare le radici della naturale predisposizione dell’essere umano a provare sofferenza, insoddisfazione e auto-umiliazione. Yoris Petrillo, attore icona dello stile di Margine Operativo, che predilige spazi anticonvenzionali, spogli ed essenziali, è, coperto solo da flebile luce, figura, personaggio e non-personaggio, che interviene esprimendosi senza soluzione di continuità con parole e corpo, danza, mimesi teatrale e teatro di narrazione. Si entra ed esce dal personaggio, brechtianamente, non per dare un giudizio, bensì per innescare uno sforzo empatico da parte degli spettatori, per comprendere dall’esterno il pensiero di un uomo cinico, afflitto e stanco. La metafora kafkiana ante litteram, dell’uomo-insetto, sporco e microscopico, viene reinterpretata acrobaticamente, in equilibrio a testa in giù, in una visione che cattura lo sguardo, e crea una tensione emotiva, esprimendo una continua empatia in quel corpo in posizione scomoda in un parallelismo con il personaggio negativo di Dostoevskij.

Foto di Carolina Farina

Infine, l’interessante esperimento eseguito mercoledì 15 giugno da Salvo Lombardo, artista caro ad Attraversamenti Multipli, proprio per la sua capacità di abbracciare pensiero e azione nelle sue performance che creano dei veri e propri dispositivi trasmissibili. Così Atrio, la pratica interattiva in cui il pubblico si è immerso nella cornice naturale del Parco di Torre del Fiscale, ha permesso la realizzazione di un esperimento tassonomico, la classificazione degli individui sociali attraverso il modo in cui essi costruiscono la propria identità. Partendo da una semplice azione, l’esposizione quasi museale degli oggetti contenuti nelle proprie borse, è stato possibile mettere in condivisione, attraverso l’utilizzo di parole tag come “genere”, “orientamento sessuale”, “etnicità”, “nazionalità”, “stato clinico”, “reddito” e “livello culturale”, punti di vista differenti sul modo in cui gli oggetti esprimono la nostra personalità e su come noi stessi incastriamo gli oggetti nel mondo, sulla percezione problematica di ciò che gli oggetti dicono di noi.

Per tutte le informazioni: attraversamentimultipli