La Maison de La Santé, quasi un vaudeville dai toni noir di Sergio Roca

Ho avuto il piacere di assistere ad un’anteprima dello spettacolo, attualmente in scena al teatro Cometa off di Roma, La Maison della Santé pièce scritta e diretta da Marco Vallarino e interamente autoprodotta dalla compagnia (anche grazie ad un crowdfunding lanciato sul web) liberamente ispirata al racconto di Edgard Allan Poe: Il sistema del dott. Catrame e del prof. Piuma.
Nella Francia Meridionale, alla fine dell’Ottocento, un viaggiatore (Sebastian Marzak), giovane studioso, è incuriosito dal “metodo della dolcezza” con il quale, si dice, nella casa di cura La Maison della Santé, vengono riabilitati i malati di mente con esiti eccellenti. Decide così di recarvicisi per comprenderne la metodologia usata ed analizzarne i risultati.
Ricevuto prima dalla bella e seduttiva M.lle Salsafettea (Tullia Di Nardo), dal Dottore Maillard (Alessio Stabile) nonché dal curioso maggiordomo Pierre (Massimo Risi), viene a sapere dal Maillard che il metodo della dolcezza è stato soppiantato da una terapia più moderna ideata dal Dottore stesso.
Invitato a restare a cena il visitatore prende contatto con gli altri – strambi – ospiti della casa.


Monsieur T. (Luigi Cosimelli), un affabile gentiluomo pieno di tic, M.me Joyese (Asia Coronella) – una cantante lirica desiderosa di essere sempre al centro dell’attenzione e, apparentemente, sempre allegra – e, per finire, M.lle Sybill (Negar Azimi Rad), una giovane donna che vive nella quasi totale immobilità, eterea come una bambola biscuit, salvo poi, all’improvviso, animarsi e risvegliarsi nell’ansiosa condizione di “sentirsi in ritardo”.
Ogni tanto, dalle altre stanze della casa, si odono delle grida. Saranno altri disturbati mentali, in contenzione, a creare tali rumori? Lo potrete scoprire, volendo, recandovi a teatro!
La commedia riprende nella messa in scena, secondo la volontà del regista, sia lo stile gotico che quello noir anche se, a mio giudizio, si impone maggiormente una recitazione farsesca con il recupero delle gags e dei metodi recitativi usati nel Rochy Horror Show di Richard O’Brien ed anche Frankestein Junior, scritto da Gene Wilder e Mel Brooks del quale i due furono, rispettivamente, anche interprete e regista (del resto anche lo stesso Vallarino li segnala come punti di riferimento utilizzati per la costruzione del lavoro).
Per la risoluzione di alcune scene, poi, non è difficile riscontrare i ritmi tipici dei vaudeville e, le soluzioni mimiche storicamente usate nella commedia all’italiana da Renato Pozzetto, Walter Chiari e Paolo Villaggio mentre, in alcuni passaggi, è evidente l’influenza della commedia napoletana “classica” come – per restare in argomento – O miedeco d’e pazze (Il medico dei pazzi) di Eduardo Scarpetta. Interessante, invece, il risvolto da cartoon di M.lle Sybill simile ad Alice nel Paese delle meraviglie col comportamento ansiogeno del Bianconiglio.


Se nell’anteprima cui ho assistito, lo spettacolo ha mostrato qualche “incertezza” iniziale (probabilmente dovuta alla mancanza di “rodaggio” del brano), complessivamente i 70 minuti (senza intervallo) di cui è composta la messinscena scorrono molto piacevolmente.
Particolarmente gradevoli e divertenti i siparietti danzati e mimati (usati con arguzia per rendere vivaci i cambi di ambientazione) che, per la loro evoluzione acrobatica, risultano simili a quelli utilizzati negli slapstick dei film del cinema muto.
Tutto il cast ha mostrato di essere all’altezza dei ruoli assegnati, ma non posso esimermi dal menzionare le caratterizzazioni presentate da: Asia Coronella che nel far delirare il personaggio di M.me Joyese lo ha reso incredibilmente reale; Massimo Risi, dal viso extra flessibile, naturalmente dotato di ottime qualità da caratterista; Luigi Cosimelli in grado di passare da uno stato di apparente “normalità” a quello di ipercinesi nel giro di pochi millesimi di secondo.

La Maison della Santé

da Edgard Allan Poe
di Marco Vallarino
con Negar Azimi Rad, Asia Coronella, Luigi Cosimelli, Tullia Di Nardo, Sebastian Marzak, Massimo Risi, Alessio Stabile e la partecipazione di Cesare Del Beato, Michele Dirodi, Andrea Palermo
regia Marco Vallarino
scenografia digitale Collettivo L4R
mobili di scena Fabio Giovannini
disegno luci Francesca Zerilli
progetto grafico 9Periodico – Rosario Di Vincenzo.
Teatro Cometa Off, Roma, dal 4 al 6 giugno 2019.