Quando si apre la scena dello spettacolo Qui Som? della compagnia franco-catalana Baro d’avel si sente subito che c’è aria di festa. È come essere ipnotizzati, agganciati a un pendolo che oscilla in direzioni diverse.
Il segno della terza edizione pensata da Piersandra Di Matteo per Short Theatre 19, conclusasi il 15 settembre scorso, si evidenzia con maggiore nettezza nella progressione e nella rimessa in circolo di concetti e intuizioni,
Mi capita sempre più spesso di provare nostalgia per un’epoca non vissuta. Un paradosso? Non proprio. Succede quando di quella epoca avresti voluto fare parte. Quando senti che almeno un po’ riguarda anche te. Perché
Bastano pochi minuti di spettacolo per far sentire al pubblico l’ineludibile esigenza di dare fiducia alle emozioni. Di lasciarsi andare – con lentezza, calore e struggimento – al flusso di parole e note, suoni ed
Scritta in tre atti Chicchignola è considerata la migliore opera teatrale di Petrolini. Debuttò al Teatro Manzoni di Roma il 16 gennaio del 1931 e venne immediatamente replicata sia al Teatro Adriano sia al Teatro
Una nuvola di vapore si alza dalla scena. Avvolge tre corpi con il capo protetto da caschi che nascondono il volto e avanzano, lentamente. Paiono dolenti, sotto sforzo, rettili che si sono sollevati da terra
A teatro può succedere di tutto. Si può anche entrare convinti di essere solo spettatori e ritrovarsi invece improvvisamente giudici di una corte che dovrà stabilire quale pena attribuire a un criminale, in questo caso
Il sogno di una cosa è andato in scena nel teatro romano di Altilia Sepino (provincia di Campobasso), uno dei siti archeologici tra i più suggestivi d’Italia. A rendere possibile un programma di più spettacoli
Non sempre la percezione in atto di uno spettacolo coincide con il giudizio maturato alla fine. Raccontarlo come una soggettiva, dando voce alle impressioni che ha prodotto in chi scrive mentre vi stava assistendo, significa
Innanzitutto, una domanda. Perché quando si mette in scena Ippolito portatore di corona di Euripide lo si intitola Fedra? Me lo ero domandato (ma tra me e me) quando Carmelo Rifici aveva diretto Elisabetta Pozzi