Peri orcheseos, l’opera di Luciano (1) sull’arte pantomimica dei tempi dell’imperatore Lucio Vero, può essere letta come il manifesto di un teatro del corpo in cui il pantomimo-danzatore è descritto come figura dalle molteplici sfaccettature,
Da domani, e fino al 20 settembre, la città di Milano ospiterà il prestigioso festival internazionale delle drammaturgie Tramedautore. Per l’occasione, abbiamo ascoltato le voci di Angela Lucrezia Calicchio, Andrea Capaldi e Michele Panella che,
Quanti modi ci sono di dire o comunicare il pensiero “ti amo”? Apparentemente semplice, questo gesto di apertura estrema e di esposizione intima è tra i più complessi da attuare, perché corre il rischio di
Qualche anno fa domandai al mio maestro Franco Ferrarotti, emerito Professore di Sociologia, come si potesse svolgere al meglio una lezione universitaria. Mi disse di pensarci come a degli attori sulla scena, immaginando che la
«Provavo un senso di stanchezza e di spavento a sentire che tutto quel tempo così lungo non solo era stato, senza una sola interruzione, vissuto, pensato, secreto da me, non solo era la mia vita,
Seguire gli ultimi giorni di un festival, in questo caso il Napoli Teatro Festival, è un po’ come presentarsi in ritardo ad una cerimonia, e sentire all’ingresso della chiesa il vociferare della gente, e in
Ascoltare, camminare, confrontarsi: parto dalla fine, con le tre azioni principali che hanno segnato l’esperienza che cercherò di ripercorrere in questo report. A Campsirago, nel cuore della Brianza, durante il secondo fine settimana del festival
Gli spettacoli La mappa del cuore di Ateliersi e I fatti. L’aria infiammabile delle paludi di Luigi Dadina del Teatro delle Albe sono due lavori complementari, malgrado le loro numerose differenze, per un aspetto decisivo.
Una delle caratteristiche che oggi sembra ridefinire il profilo di un processo artistico o della sua ipotesi di ricerca in ambito di live arts, e che coniuga le molte tangenziali linguistiche con un’evidenza prossimale, per
Come noto, la comunicazione su scala planetaria, già da qualche anno, viene minacciata dai monitor di device che imperano nelle nostre conversazioni, dando luogo a fenomeni come la “scomparsa dello sguardo” (1) come fossimo avvolti