“Rapunzel”: un musical da fiaba di Sergio Roca

Foto di Sergio Roca

Non esiste un’età per divertirsi con la leggerezza e l’energia di Rapunzel il musical attualmente in scena al Teatro Brancaccio di Roma. È sì una fiaba ma coinvolge sia gli spettatori più piccoli sia quelli adulti. Un intreccio ben strutturato, ideato da Maurizio Colombi, che prendendo spunto dall’originale storia dei Fratelli Grimm, recupera alcune delle variazioni inserite nel cartone animato di Disney (del 2010) ma anche, a mio parere, delle suggestioni offerte dalla pellicola Maleficent, proposta nelle sale nel 2014 poco prima del debutto del musical.
Rapunzel il musical, andato in scena per la prima volta nella stagione 2014/15, è subito divenuto uno dei family musical più amati dal pubblico anche grazie al fatto di essere stato pensato e prodotto proprio per il nostro mercato. La presenza di una delle star più amate di tutti i tempi, Lorella Cuccarini, nota ed apprezzata per professionalità e garbo, ne decretò l’immediato successo con un afflusso di pubblico di oltre centocinquantamila spettatori.
Ripresentato lo scorso anno sul palcoscenico del Brancaccio, in prossimità del Natale, nella sua seconda edizione, torna al suo luogo di debutto, per il periodo delle feste, dopo una lunga tournée.
La storia è quella di Rapunzel, principessa del regno di Corona, rapita ai suoi genitori dalla sorella della regina, la strega Gothel, dalla quale viene allevata con cura, sebbene isolata in una alta e irraggiungibile torre, in quanto nei suoi capelli risiede il potere magico di guarigione e giovinezza. Gothel, per tenere la nipote legata a sé (e usarne il potere che le permette di rimanere giovane) le ha fatto credere di esserne la madre. Di fatto la magia di Rapunzel deriva dalle prodigiose capacità di un fiore, il raperonzolo, scoperto dalla zia/strega, che lo aveva ceduto a vantaggio della sorella, la regina Gretel, per far sì che potesse concepire un erede. La cessione non era stata priva di una contropartita. Il re e la regina avevano promesso a Gothel che il bebè, probabilmente portatore delle magiche qualità, sarebbe stato allevato esclusivamente da lei.
La fanciulla cresce così in una prigione dorata, accudita dalla falsa madre e in compagnia di uno specchio magico e di due fiori parlanti (Rosa e Spina). Nel giorno del compimento del suo diciottesimo compleanno, tuttavia, l’intrusione del ladruncolo Phil, in fuga dalle guardie per aver rubato un gioiello della corona, sconvolgerà la sua vita accompagnandola alla scoperta del mondo, della vita e dell’amore.
Al termine della storia un lieto fine attende tutti i personaggi anche quelli più cattivi.

Foto di Sergio Roca

La star dello spettacolo è senza dubbio Lorella Cuccarini. Si potrebbe parlare a lungo di lei, una delle professioniste più serie, ironiche e preparate della scena nazionale. Recita bene, canta meglio e si muove in maniera sublime; è un piacere vederla nell’inusuale ruolo di una “cattiva” delle fiabe.
Rapunzel è Silvia Scartozzoni. Diplomata in canto lirico al Conservatorio di Verona ha una preparazione vocale eccellente, nulla è lasciato al caso anche nella danza e nella recitazione. L’attrice ha un viso luminoso, da vera principessa delle favole, ed entra immediatamente nel cuore delle piccole spettatrici.
Phil, il ladro gentiluomo, è Renato Crudo. Apprezzatissimo sia come cantante e ballerino (noto, tra l’altro, per essere stato Romeo nell’edizione 2018 di Romeo & Giulietta Ama e Cambia il Mondo) è perfetto per duettare con la giovane Rapunzel grazie alle indubbie qualità tecniche.
In scena incontriamo: Maurizio Semeraro che, tra i vari ruoli ha quello del Re, spicca soprattutto nella figura di Polifemo che Rapunzel conosce nella Locanda del Lupo; Rosita Denti che sostiene con indubbia professionalità  la Regina ma che è anche la “cover” della Cuccarini nelle repliche in cui quest’ultima non può essere presente; Mattia Inverni nella parte di Segugio, un cane-poliziotto dotato di parola, risulta particolarmente spassoso con un incomprensibile grammelot; Alex Botta, il Capitano delle guardie, dall’affettato e esilarante modo di esprimersi; Giacomo Marcheschi punto di raccordo della narrazione come Cantastorie.
Una citazione a parte merita il duo Martina Lunghi – Matilde Pellegri ovvero i fiori Rosa & Spina. Le due giovani artiste, irriconoscibili sotto le maschere in pannolenci, hanno dato vita a dei siparietti canori estremamente comici dimostrando come la professionalità può manifestarsi anche se si è privati della tradizionale fisicità.
I restanti interpreti, tutti meritevoli di lode, sono: Luca Spadaro, Jonathan Guerrero, Eleonora Peluso, Carlotta Sibilla, Ylenia Tocco, Erika Mariniello, Vittorio Schiavone, Eleonora Segaluscio.

Foto di Sergio Roca

La scenografia è stata ideata da Alessandro Chiti. È ricca di ambienti impreziositi dai numerosi effetti di luce curati da Emanuele Agliati. Le canzoni (una ventina) sono ideate da Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari, mentre le coreografie sono di Rita Pirovano (da citare la Rapunzel dance, un simpatico “tormentone” finale). Il fluire dei canti e delle coreografie è così ben strutturato da consentire a tutti gli attori di avere un “proprio” momento scenico tale da impedire a tutti gli artisti, anche i meno coinvolti, di essere definiti come semplici componenti dell’ensemble.
I costumi sono stati realizzati da Francesca Grossi. Sono fantasiosi e pomposi al punto giusto e, assieme ai colori sgargianti, ben ricostruiscono l’ambientazione da favola da cartone animato.
La regia di Colombi è curata, piena di trovate, gags e colpi di scena.
Rapunzel il musical è uno spettacolo ben riuscito, strutturato con intelligenza. Ricco nelle scene, nelle luci e nei costumi. Pieno di trovate che rendono il fluire della storia gradevole ad un pubblico di grandi e piccini che possono trascorrere il tempo della messinscena in allegria e spensieratezza.

Foto di Sergio Roca

Rapunzel il musical

scritto e diretto da Maurizio Colombi
musiche originali Davide Magnabosco, Alex Procacci, Paolo Barillari
con Lorella Cuccarini
e Silvia Scartozzoni, Renato Crudo
e con Maurizio Semeraro, Rosita Denti, Mattia Inverni, Giacomo Marcheschi, Alex Botta, Martina Lunghi, Matilde Pellegri, Luca Spadaro, Jonathan Guerrero, Eleonora Peluso, Carlotta Sibilla, Ylenia Tocco, Erika Mariniello, Vittorio Schiavone, Eleonora Segaluscio
scene Alessandro Chiti
costumi Francesca Grossi
suono Tommaso Macchi
disegno luci Emanuele Agliati
direzione musicale e arrangiamenti Davide Magnabosco
coreografie Rita Pivano
effetti di magia Erix Logan
effetti speciali aerei Max Martinelli
direttore di produzione Carlo Buttò
direzione artistica Alessandro Longobardi
produzione Alessandro Longobardi per Viola Produzioni.

Teatro Brancaccio, Roma, dal 15 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024.

Tournée:
Teatro Metropolitan, Catania, dal 12 al 14 gennaio 2024
Teatro Vittorio Emanuele, Messina, dal 19 al 21 gennaio 2024
Teatro Cilea, Reggio Calabria, dal 26 al 28 gennaio 2024.

Foto di Chiara Lucarelli