Attraversamenti Multipli 2022: abitare i “luoghi” in nome della condivisione Intervista a Alessandra Ferraro e Pako Graziani di Letizia Bernazza

Foto di Francesca Castellani

Il 10 giugno 2022 parte Attraversamenti Multipli, realizzato da Margine Operativo. Un festival che negli anni si è distinto per la sua capacità di creare una forte interazione tra luoghi, artisti e spettatori in nome di uno “sconfinamento” che è linguistico, e dunque di una poetica e di un agire fattuale, in grado di “incrociare” corpi e spazi “altri” alla ricerca di territori di frontiera che sanno farci scoprire la “bellezza” della relazione.
Abbiamo intervistato Alessandra Ferraro e Pako Graziani/direzione artistica di Attraversamenti Multipli.

La 22esima edizione di Attraversamenti si svolge quest’anno dal 10 al 18 giugno 2022 a Roma nel quartiere del Quadraro tra Largo Spartaco e il Parco di Torre del Fiscale e il 25 e 26 giugno a Toffia (Rieti). Che cosa vi ha spinto ad anticipare il festival (che di solito si svolgeva nel mese di settembre) a giugno?

Attraversamenti Multipli è un festival che si svolge open air nei paesaggi urbani; quindi, si è sempre svolto in un arco temporale estivo. Durante le sue prime edizioni si è sempre sviluppato a giugno, poi si è spostato per molti anni a settembre e ora abbiamo scelto per questa edizione di ritornare a proporlo nel mese di giugno.  Questa scelta è stata determinata da due elementi:  uno è legato al cambio climatico, che non è un problema astratto ma è qualcosa che ci coinvolge tutti, settembre è diventato un mese molto instabile e lavorando all’aperto in spazi urbani il festival si trovava in una situazione troppo precaria,  l’altro fattore è che settembre a Roma è diventato un mese “affollato “ di  iniziative culturali, quindi in un’ottica di ecologia dell’offerta culturale  ci è sembrato più giusto anche nei confronti del pubblico proporre il festival a giugno.

Quali sono le linee guida di Attraversamenti 2022?

Le linee guida di Attraversamenti Multipli sono come sempre molteplici: ci continuano ad accompagnare quelli che possiamo definire i pilastri del festival che sono l’intreccio e il meticciato tra diversi linguaggi artistici delle performing arts, il dialogo e la relazione con i paesaggi urbani, l’attenzione agli spettatori. In questa edizione, apriamo un nuovo campo d’azione e di sperimentazione ovvero il rapporto tra le performing arts contemporanee e gli spazi verdi urbani con le due giornate al Parco di Torre del Fiscale.
Inoltre, all’ intero di una progettualità triennale, Il festival è accompagnato dal tema/slogan everything is connected – tutto è connesso. A sottolineare come siamo tutti interconnessi attraverso relazioni non lineari e come stare nel mondo e costruire mondi sono esercizi collettivi e multipli, nei quali agire significa, consapevolmente o meno, agire in interazione con altre creature e con diversi contesti sociali, culturali e ambientali.

Il festival quest’anno coinvolge anche il Parco di Torre del Fiscale. Che cos’è per voi un “luogo da abitare” e perché lo avete scelto?

Attraversamenti Multipli 2022 con le due giornate in programma al Parco di Torre del Fiscale apre un nuovo campo di azione/creazione/ indagine intorno alla relazioni / interazioni tra le performing arts contemporanee e i parchi urbani / gli spazi verdi metropolitani. Il Parco di Torre del Fiscale, che è parte del Parco Archeologico dell’Appia Antica, viene abitato per due giornate, il 15 e il 16 giugno da site specific in dialogo con lo straordinario paesaggio naturale e archeologico di un parco urbano pubblico in un’ottica green e sostenibile. Il 15 giugno presentiamo un percorso attraverso le sperimentazioni di tre coreografi/danzatori attenti alle espansioni/connessioni della danza con altri linguaggi/formati e culture: Salvo Lombardo/Chiasma, presenta una pratica interattiva creata per il festival, Carlo Massari/C&C Company propone in prima nazionale Methamorphosis in natura e Nicola Galli al crepuscolo presenta Il mondo altrove: una storia notturna. Sempre il 15 giugno chiude questa tappa del festival il musicista e compositore Francesco Leineri con Cartoline.  Il 16 giugno la giovane compagnia Azioni Fuori Posto presenta la performance itinerante Oltrepassare e Roberto Latini la Variazione n. 3 dello spettacoloVenere e Adone, una creazione originale ed esclusiva per il festival e lo spazio con cui si interfaccia.
Per Margine Operativo e per il festival Attraversamenti Multipli relazionarsi con lo spazio pubblico, che sia uno spazio urbano o un parco, significa abitare, come scrive Bell Hooks «un luogo capace di offrirci la possibilità di una prospettiva radicale da cui guardare, creare, immaginare alternative e nuovi mondi … uno spazio che rende possibili e favorisce prospettive diverse e in continuo cambiamento, uno spazio in cui si scoprono nuovi modi di vedere la realtà, le frontiere della differenza». 

Dopo l’esperienza con la comunità del Quadraro, il Parco di Torre del Fiscale ha in sé il valore e la necessità di “sconfinare”, di aprire un altro varco tra “paesaggi” e codici artistici “multipli” (teatro, danza, musica, site specific). Cosa pensate possa accadere in questo contesto tra gli artisti e chi prende parte agli eventi che proponete?

L’idea che ci ha portato quest’anno a coinvolgere un parco urbano è proprio questa necessità di aprire un nuovo varco e una nuova sperimentazione per Attraversamenti Multipli. Ci interessa creare dialogo con lo straordinario paesaggio naturale/archeologico di questo “cuneo verde” della metropoli in un’ottica green e sostenibile.  Anche per costruire questa nuova tappa, sempre seguendo una dinamica relazionale con le realtà attive nei territori che coinvolgiamo, abbiamo costruito una partnership con l’Associazione La Torre del Fiscale OdV che è la struttura affidataria, attraverso una concessione del Municipio Roma 7 di Roma Capitale, del Parco di Torre del Fiscale di cui si prende cura. Cosa accadrà durante le due giornate di eventi lo scopriremo insieme al pubblico, abbiamo costruito queste due giornate in dialogo con gli artisti e in un’ottica di rispetto verso il luogo che attraversiamo. Abbiamo scelto di non montare nessun palco né pedane, ma di utilizzare lo spazio esistente, le performance sono tutte dei site specific dove si danza sull’erba con la luce del crepuscolo, si suona e si agisce avendo come cornice l’acquedotto romano. È interessante questa relazione tra contemporaneo e passato.

Quale pensate sia il messaggio da trasmettere alle nuove generazioni con questa edizione di Attraversamenti Multipli?

Attraversamenti Multipli si propone come un’esperienza, come un luogo dove hanno cittadinanza diversi codici artistici delle performing arts, uno spazio che può essere abitato da tutti. Il messaggio per le nuove generazioni e per tutto il pubblico è contenuto all’ interno del suo modo di proporsi, nel suo articolare una dimensione partecipata che tiene al centro l’idea di bene comune dove gli spazi urbani in cui il festival agisce diventano rizomatici e includenti, linkabili alle forme di vita che si muovono e crescono con noi ed attorno a noi.

Per tutte le informazioni: attraversamentimultipli