Doppelgänger, ovvero iniziazione e ripetizione di Paolo Ruffini

Foto di Giuseppe Follacchio

Nella lunga stagione da gennaio a maggio che il centro nazionale per la danza “Orbita – Spellbound” presenta a Roma in questo 2023, in linea con l’approccio che gli è proprio nell’omaggiare tradizioni non poteva mancare la presenza della compagnia Abbondanza/Bertoni, tra i paradigmi più accreditati della scena dal finire del Novecento a oggi in quella declinazione simbolica tra pedagogia e teatro. E la tappa al Teatro Palladium del loro recente lavoro Doppelgänger mostra una coerenza linguistica nel tempo immutata, disegnando una cornice fortemente gestuale sensibilizzata al teatro, appunto, quale alter ego di una visione sul mondo di iniziazione alla vita. I due protagonisti in scena marcano con la loro presenza un terreno tutto da ridefinire, da ripensare, come nella pratica del sovescio, è un terreno che va a rigenerarsi attraverso la messa in opera del gesto. Lui e l’altro, due corpi due intenzioni, due archivi di esperienze che si lasciano “disossare” dall’intreccio delle loro trasfigurazioni, due distinti destini che portano con sé memorie differenti ma esposte, e messe a disposizione dello spettatore queste memorie si trasformano in un canto all’unisono, opposto e riflettente, l’uno autonomo dall’altro eppure eguali. Se non fosse per la fisionomia dei due, inevitabilmente differenti, quei corpi potrebbero raccontarsi come un’eco rutilante all’ennesima potenza, un gioco di specchi opposti, per citare una delle migliori produzioni del duo Battisti/Panella, che innervano intrecci e piano-sequenze indagatrici di una condizione che si nutre di incroci e lasciti, a volte espliciti e altre misterici, latenti a un paesaggio dove i movimenti si fanno astratti, filosofici e decisamente onirici.

Foto di Giuseppe Follacchio

Sono corpi allertati alla verità del loro incontro, al loro reciproco contagio, nella costruzione quasi spirituale di una sorta di rito magmatico. Filippo Porro, danzatore ch’è parte della scuderia della compagnia per trascorsi di apprendistato nell’essenzialità del movimento e Francesco Mastrocinque, proveniente dal Laboratorio Permanente di Nerval Teatro diretto Maurizio Lupinelli, allenatore di attori e performer nell’evidenza artaudiana di fisionomie portatrici di ulteriori caratteristiche. Lo spazio è un ring seppure svuotato e immerso dentro un onirico precipizio, luogo di santificazione e di contagio (si diceva), nell’entrare e uscire dal buio, forano la cornice con quei corpi a loro modo assoluti, prorompenti, si trascinano dietro l’urgenza del ritorno al mondo attraverso il teatro, un teatro riflesso della vita «come dominazione contro il dominio» (scriveva Raimondo Guarino in S. Marenzi, Antonin Artaud e Colette Thomas. Personaggi della vita e persone del teatro, Bulzoni Editore, Roma 2013). E nell’insieme delle articolazioni sceniche, degli interventi dell’uno sull’altro, non c’è dominio né prevaricazione ma un continuo ribaltamento di senso tra occasione e forma, lì a indicarci un’altra possibile intuizione dello stare nel mondo con gradi diversi di irregolarità. Lo scivolamento verso l’elogio dell’imperfezione è dietro l’angolo, ma i due sono rigorosamente attenti a non insistere nel sentimentalismo di una retorica dell’altro grazie alla capacità di sapersi fino in fondo corpo parlante. Doppelgänger ovvero sosia, per certi verso io e l’altro, è per questo un lavoro “morale” che si lascia trapassare da infinite interferenze mentre in controluce le due parti si con-fondono, l’uno si intreccia nell’altro, si sovrappongono, si sbilanciano in un altrove mimico, armonizzano una nudità pudica (dove i corpi indossano le sole mutande color pelle), e vanno a definire una speciale “trasparenza” di segni.

Foto di Giuseppe Follacchio

Doppelgänger – Chi incontra il suo doppio muore

uno spettacolosi Michele Abbondanza, Antonella Bertoni, Maurizio Lupinelli
con Francesco Mastrocinque, Filippo Porro
disegno luci e direzione tecnica Andrea Gentili
elaborazioni musicali Orlando Cainelli
produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni
Armunia/Festival Inequilibrio
Nerval Teatro
con il sostegno di MIC – Ministero della Cultura
Provincia autonoma di Trento
Comune di Rovereto
Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

Teatro Palladium, Roma, 20-22 gennaio 2023.

Prossima data:
LAC Lugano Arte e Cultura, Lugano (CH), 3 maggio 2023.