“L’uomo ideale” per ridere con intelligenza di Sergio Roca

Foto di Sergio Roca

Il teatro è cultura e la cultura può far ridere. Questo è il caso della commedia, a firma di Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli, con la regia dello stesso Toni Fornari, L’uomo ideale, in scena al Teatro 7 di Roma fino al 27 marzo.
Il plot della storia vede Giada e Lollo, soci in affari, coabitare in una grande e lussuosa casa-ufficio. La coppia è proprietaria di una griffe di intimo molto conosciuta in Italia ma ancora non diffusa all’estero.
Giada (Claudia Campagnola) è una ragazza romantica da lungo tempo alla spasmodica ricerca dell’anima gemella che sia incarnazione del suo “uomo ideale”. Lollo (Toni Fornari), omosessuale e single disilluso, crede, invece, che l’amore sia una invenzione poetica e preferisce non impegnarsi in alcun sentimento a lungo termine.
La donna, per cercare di conoscere qualche ragazzo interessante, su suggerimento della ragazza delle pulizie – una “burinotta” apparentemente semplice e priva di cultura (Noemi Sferlazza) – concorda con Lollo di affittare una stanza del loro appartamento “provinando”, però, i possibili coinquilini.
Ai colloqui per l’affitto, dopo vari tentativi falliti, si presenta Damiano (Simone Montedoro). Bello, colto, educato, elegante, divertente e premuroso: è lui l’uomo ideale.
Se in Giada è naturale scatti una decisa attrazione, meno prevedibile è che anche Lollo rimanga affascinato dal nuovo arrivato. Damiano sembra avere infinite qualità. Oltre ad essere single (si è appena separato dalla moglie con la quale ha un figlio) ha buone conoscenze informatiche che possono essere utili ai due per sviluppare la loro attività imprenditoriale. Si propone, infatti, di diffondere la griffe sul mercato estero curando un sito di Ecommerce.
Col passare dei giorni Damiano finirà con lo sconvolgere la quotidianità dei due soci che, nel tentativo di conquistare le sue attenzioni amorose, si ritroveranno a litigare sempre più violentemente fino a rompere il sodalizio amicale e a rischiare la solidità della loro azienda.
Un finale ricco di colpi di scena porterà alla ricomposizione della quiete iniziale riproponendo ai due il tema della solitudine emotiva e di come affrontarla.

Foto di Adriano Di Benedetto

L’uomo ideale è una commedia brillante scritta e “tagliata” sulle qualità artistiche del duo Campagnola/Fornari che, affiancato da Noemi Sferlazza, con un ardito parallelismo, richiamano la figura del clown Augusto, mentre Simone Montedoro tiene le redini del gioco comico interpretando la figura più statica del clown Bianco. Il giusto equilibrio scenico permette a tutti i componenti del cast di esprimersi al meglio, consentendo al pubblico di assistere ad uno spettacolo gradevole, ricco di trovate e di colpi di scena che si concludono con momenti di grande ilarità.
Claudia Campagnola, una delle migliori attrici brillanti della scena contemporanea, grazie al testo ben misurato sulla sua figura femminile, è libera di sfruttare tutte le armi recitative offertele dalla sua ironica bellezza. Toni Fornari, da apprezzato fantasista qual è, riesce sempre a trovare i tempi comici per “affondare” la giusta battuta. Esilarante, inoltre, Noemi Sferlazza in un ruolo di caratterista particolarmente divertente.
Segnalazione a parte per Simone Montedoro, che proponendosi come clown Bianco regala ai suoi compagni le battute migliori, lasciando per sé i sorrisi che provengono dalle frasi più argute e intelligenti.

Foto di Adriano Di Benedetto

A livello registico alcune trovate, come quella del “fermo immagine”, consentono agli attori di cimentarsi in brevi e gustosi inserti canori.  Queste inserzioni richiamano alla mente storici espedienti comici degli anni Sessanta ripresi, anche, dal gruppo Favete Linguis di cui lo stesso Fornari, assieme a Emanuela e Stefano Fresi, è membro e fondatore.
L’uomo ideale è uno spettacolo soltanto apparentemente paradossale. I temi trattati fanno parte di un quotidiano comune e questo predispone gli spettatori all’immedesimazione. Un lavoro consigliato per passare una serata in allegria senza estraniarsi dalla “contemporaneità”.

L’uomo ideale

di Toni Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli
soggetto di Andrea Maia
regia Toni Fornari
con Simone Montedoro, Toni Fornari, Claudia Campagnola e con Noemi Sferlazza
luci e fonica Davide Di Francescantonio, Andrea De Caroli
costumi Mira Valcheva
movimenti coreografici Laura Ruocco.

Teatro 7, Roma, fino al 27 marzo 2022.

Foto di Adriano Di Benedetto