X-Men: Dark Phoenix, una delusione per i fans di tutto il mondo di Carlo Alberto Biazzi

È sempre complicatissimo approcciarsi alla recensione di un film del genere. In primis perché sono un grandissimo fan degli eroi Marvel, e poi perché giudicare un film ricco, se non pieno, di effetti speciali rende difficoltosa la visione totale di tutto l’impianto.
Detto ciò, una cosa la posso dire. E qui non contano i due punti sopraelencati: X-Men Dark Phoenix è veramente brutto. Di tutti i dodici film della saga è sicuramente il peggiore.
Giuro, sono andato al cinema con i migliori propositi, ho addirittura scelto il 3D per godermi appieno il film… ma niente.
L’inizio non è male. Nel tentativo di salvare una squadra di astronauti in difficoltà, Jean (Sophie Turner) viene investita da un’energia cosmica che logora pesantemente la sua sanità mentale: la giovane diventa potentissima ma instabile. I suoi poteri attirano l’attenzione di una misteriosa specie aliena che trova rifugio nel corpo di una donna qualunque. Le fazioni degli X-Men, rimescolate da una serie di drammatici colpi di scena, dovranno scontrarsi per l’anima di Jean prima che questa perda completamente il controllo.
Dopo la prima mezz’ora la storia diventa prevedibile, la recitazione mielosa e i colpi di scena a dir poco scontati.
L’unica cosa piacevole, oltre ai combattimenti piuttosto riusciti, è la musica di Hans Zimmer. Qui nulla da dire, il premio Oscar difficilmente delude. Di sicuro la sua colonna sonora aiuta le scene “drammatiche” del film a risultare più sentite e credibili.
La sceneggiatura, che fa acqua da tutte le parti, non valorizza nemmeno il personaggio di Jean Grey, uno dei più amati dell’intero universo Marvel. L’attrice Sophie Turner ricorda troppo il personaggio per il quale è diventata famosa: Sansa Stark. Non essendoci una regia solida dietro la sua interpretazione, più di una volta ho creduto che comparisse vicino a lei John Snow e la sua faccia da pesce lesso.
E nemmeno gli effetti visivi hanno aiutato gli interpreti (ricordo che ci sono parecchi premi Oscar nel cast) a risultare meno fiacchi. Effetti speciali scadenti soprattutto nella parte finale.
X-Men: Dark Phoenix è il deludente epilogo di una saga cinematografica che ci ha intrattenuto per quasi diciannove anni. Tra errori di continuità, voragini nella sceneggiatura e recitazioni svogliate, l’ultimo X-Men mortifica una saga storica. Meglio leggere i fumetti.