New York è un luogo in cui il teatro è sempre stato un elemento indissolubile della cultura, capace di rappresentare una popolazione imprevedibile e misteriosa nelle sue relazioni, che talvolta assumono aspetti contrastanti nelle loro
Roberta Nicolai persegue una linea compositiva che va sempre di più chiarificandosi con il tempo, cosicché il festival Teatri di Vetro, giunto alla sua diciottesima edizione quest’anno, sembra assumere finalmente la fisionomia di un corpo
La consapevolezza etico-culinaria. Il rapporto con la parola detta e quel che resta una volta pronunciata. Il fare insieme in una prospettiva di autentica condivisione. L’immaginazione, l’attesa, la preparazione. Il rito conviviale. I momenti quotidiani
Aggiungi un posto a tavola è la commedia musicale italiana più conosciuta al mondo. Se Rugantino fu il primo prodotto delle “Broadway sul Tevere”, esportato all’estero nella mitica trasferta a New York del 1964, la
Questo Faust ebbro come un Werther me lo sono proprio goduta. È la sensazione che mi hanno lasciato le quasi due ore di spettacolo in cui una solidissima compagnia di under trenta o appena un
«(…) Io sono della stirpe degli alberi. /Mi turba respirare l’aria infetta. / Un uccello morto mi consigliò di non dimenticare il volo./ Fine di ogni impeto/ è giungere alla luminosa essenza del sole/ e immergersi
Quando pensiamo al teatro di Čechov, pensiamo essenzialmente alle corde malinconiche di una levità nostalgica che racconta, pur con sfumature diverse di opera in opera, l’impossibilità di cambiare la vita, le aspirazioni deluse di uomini
Il musical West Side Story, rappresentato per la prima volta a New York il 25 settembre 1957, è un esempio lampante di come la scena e la musica possano spiegare ad un’ampia fascia di pubblico
Riaprire un teatro chiuso, in una città come Roma, è la scelta audace di dissodare un campo per renderlo fertile. Ma quando questo è un teatro universitario, può nutrire un intero ecosistema culturale connettendo ricerca,
Pochi giorni prima del debutto di questo atteso Re Lear di Gabriele Lavia chiedo a Federica Di Martino, Goneril, se ci sarebbero state anche qui le di lui belle ossessioni, gli oggetti feticcio che il