EditorialeFocus In itinere Nuove arti visive e performative A sipario aperto LiberteatriContributiArchivio
         
       
 

 

Tadeusz Wierzbicki
Drammaturgia dell'opera visiva, ovvero l''opera visiva colta nel suo farsi
Sperimentazione in itinere con la partecipazione dei lettori


di Alfio Petrini

 

 

Immaginate un uomo alto, robusto, con barba e capelli lunghi, vestito come un boscaiolo. Si chiama Tadeusz (Tadeusz Wierzbicki) e vive nel cuore della Foresta Nera. E immaginate che sia un artista. Un artista geniale, dedico alla progettazione e alla realizzazione di opere nel campo delle Nuove Arti Visive e Performative. Mi sono occupato del suo lavoro quando, alcuni anni addietro, è venuto in Italia, ospite dell'Ambasciata di Polonia. Famose sono le sue maske di luce, una delle quali è diventata il logo di Liminateatri. E molto apprezzate sono anche le animazioni che hanno come protagonista la lettera ‘i'.
Di tanto in tanto mi scrive e mi tiene informato sulle sue ricerche e sperimentazioni. In questo periodo impiega il tempo sulla ricerca del personaggio di Arlecchino, di cui abbiamo dato conto di recente sulle pagine della nostra rivista. In queste ultime settimane Tadeusz è molto prolifico. Ha evidentemente voglia di fare, d'inventare. Si tratta di una voglia fatta di energia vitale, che nasce da un bisogno interiore, ovvero da una pressante ‘necessità'. Del resto le opere della creatività umana non possono che essere dettate dalla ‘urgenza artistica'.
Questa mattina ho trovato una lettera. Era accompagnata da alcune sue opere, e mi è venuta una idea, anche per me nata dalla ‘necessità' di rendergli omaggio, dedicandogli attenzione e considerazione. Ad alcuni lettori di Liminateatri, sono sicuro, piacerà.
Ecco quello che desidero fare, avendo a disposizione delle lettere e alcune opere di arte visiva e performativa: 1) pubblicare le lettere, come se fossero delle favole (la lingua italiana inventata e la fervida immaginazione favolistica di Tadeus si prestano, anche se volutamente abbiamo lasciato i suoi scritti tradotti in un italiano ‘arrangiato' ); 2) invitare i lettori di Liminateatri a fabulare – cioè a elaborare una interpretazione originale e autonoma (anche breve), accettando lo stimolo delle parti scritte e/o delle parti visive; 3) pubblicare gli scritti dei lettori.

Primo round
Opere visive riferite ad Arlecchino, già pubblicate.

Secondo round
Tadeusz: <<A cavallo dell'era delle lampade a olio e delle prime lampadine elettriche, durante l'inverno, alcune ‘commedie' vennero messe in scena nel mio villaggio… Il biglietto era una sorta di un notebook sottile, passato su una macchina da cucire. Nient'altro che un filo. I biglietti erano simili a ‘chiodi di garofano', a dei francobolli, facili da strappare via dal resto … io stavo facendo a pezzi delle figure geometriche seghettate che erano utili per giocare. L'esperimento è un riferimento ai ricordi delle patch colorate di Harlekin… Cucendo senza filo, è facile strappare e staccare ‘francobolli', biglietti, patches - tutto scorre nel sequestro delle associazioni. Gli esperimenti sono principalmente un vagabondaggio nell' incertezza..., anche se nulla sembra interessante, ci possono essere energia e ispirazione per ulteriori attività ...>>.

Opere visive
Al lettore: elabora una interpretazione autonoma o originale di natura poetica, accettando lo stimolo della parte visiva e/o della parte scritta, e trasmettila a: alfio-petrini@alice.it.

 

 

 

Terzo round

Opere visive
Al lettore: elabora una interpretazione autonoma o originale di natura poetica, accettando lo stimolo della parte visiva e/o della parte scritta, e trasmettila a: alfio-petrini@alice.it.

 

 

 

Quarto round
Tadeusz: <<Il mondo dell'immaginazione degli adulti e dei bambini si sono incontrati durante la creazione. È stata una gioiosa creazione. C'erano spaventapasseri tra papaveri, piccioni e corvi neri; installazioni di corde di fili e nastri ondeggianti e piume... paure del selvaggio… Le paure emettevano rumori anche durante le piccole raffiche di vento. Le paure hanno funzionato per un certo periodo, poi gli uccelli e gli animali sono diventati familiari con il tutto… Tali paure sono state e sono ancora presenti nel mio lavoro. Ho costruito ‘paure-schermi' e ‘figure', tutti elementi della mia fiaba riferita al folklore…>>.

 

Opere visive
Al lettore: elabora una interpretazione di natura originale e autonoma, accettando lo stimolo della parte visiva e/o scritta, e trasmettila a alfio-petrini@alice.it.