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Forbici e Follia

di Sergio Roca

 

Allo storico Teatro Sala Umberto di Roma dal 27 gennaio al 15 febbraio è in scena Forbici e Follia nella versione curata, sia nell'adattamento italiano che nella regia, da Marco Rampoldi.

Il lavoro che vede in scena Michela Andreozzi (che sostituisce Milena Miconi) assieme a Roberto Ciufoli, Max Pisu, Barbara Terrinoni, Nino Formicola e Nini Salerno è una commedia “interattiva” dove il pubblico è coinvolto nella messa in scena allo scopo di incriminare il colpevole di un efferato omicidio. Una anziana pianista è uccisa nello stabile in cui, al piano terra, vi è il parrucchiere “Forbici e Follia”.

La commedia, nata come pièce “poliziesca”, dal taglio serio, sotto il titolo Scherenschnitt oder Der Mörder sind Sie , venne scritta dal regista e commediografo tedesco Paul Pörtner (1925 – 1984), come esperimento di “teatro della spontaneità”, basandosi sulle metodologie di improvvisazione delle commedia dell'arte.
Lo scopo era creare una interazione tra attori e spettatori finalizzato a smascherare il responsabile del delitto avvenuto in scena. Il lavoro, però,serviva anche a mostrare come potessero essere contraddittorie (e spesso fallaci) le osservazioni e le percezioni di un elevato numero di testimoni (o meglio spettatori) di un delitto.

Alla fine degli anni 70, negli Stati Uniti, Bruce Jordan e Marilyn Abrams, due insegnanti di liceo, con la passione per il teatro ed il musical, riadattarono e modernizzarono il testo. Ammorbiditi i riferimenti psicologici ideati per gli scopi originali di Pörtner, il lavoro si tramutò in una messa in scena comica, a finale aperto, ampiamente basata sull'improvvisazione. Il nuovo spettacolo prese il nome di Shear Madness (nella versione italiana Forbici e Follia ). Da cupo dramma poliziesco il testo era quindi mutato in una esilarante “caccia all'assassino”; il risultato finale è che su un plot comico, di base, si innestano gags estemporanee che scaturiscono, più o meno involontariamente, dalle osservazioni e dalle interazioni tra pubblico e attori.

Spettacolo di enorme successo negli U.S.A. Shear Madness è la commedia, non musicale, da più tempo in scena, senza interruzioni, nella storia del teatro statunitense (è in scena a Boston dal 1980) ed è stata nominata sette volte "migliore commedia dell'anno" e quattro volte "migliore opera teatrale dell'anno".

La riduzione “storica” italiana si deve a Gianni Williams, morto recentemente, mentre il lavoro proposto al Teatro Sala Umberto di Roma vede l'adattamento e la regia di Marco Rampoldi.

Il lavoro prevede che gli spettatori, entrando in sala, trovino gli attori già in scena come se vivessero un momento di “realtà” in uno stilizzato salone di parrucchiere il “Forbici e Follia”, il tutto, per dare brio all'azione, avviene a tempo di musica.

L'inizio dello spettacolo si ha con l'ingresso nel locale (in cui agiscono, dall'inizio, una shampista, il parrucchiere-proprietario e un cliente) di altri avventori che si tramuteranno in potenziali assassini.

Se la vita nella bottega scorre, apparentemente, in modo regolare tra le battute e le stravaganze del parrucchiere gay (Roberto Ciufoli) e della shampista “borgatara” (Michela Andreozzi), la presenza di tre clienti sui generis : Nino Formicola (nei panni di un rigattiere squattrinato); Nini Salerno (il commissario); Barbara Terrinoni (una antipatica signora della Roma “bene”), movimenterà, ulteriormente, la scena.
Dei brani di Shumann, suonati al pianoforte, rivelano al pubblico la presenza, al piano superiore, di un anziana concertista intenta a delle prove per un futuro ritorno alle scene.
L'omicidio della musicista e la necessità di individuare il colpevole daranno l'opportunità al commissario Salerno, coadiuvato dall'assistente Max Pisu, di interrogare i testimoni/spettatori.

Ogni sera, ad insindacabile giudizio del pubblico, si determina, quindi, chi, tra i vari indagati, risulta essere il colpevole dell'omicidio con conseguente incriminazione e confessione di uno degli accusati.

La messa in scena cui ho assistito al Teatro Sala Umberto è sicuramente molto frizzante e ricca di atletismo scenico.
Il registro recitativo usato, in linea di principio, è quello della macchietta parodistica. I personaggi in scena non vengono mai resi credibili tranne, in parte, i ruoli agiti dalla Terrinoni e da Salerno che, benché anch'essi “sopra le righe”, possono ancora essere ricondotti ad un vago alveo di “normalità”.

La spontaneità e la capacità di improvvisare sulla partitura sono il punto forte di questo lavoro e di tutto il gruppo. La forte complicità fra gli attori rende tutto molto gradevole e scorrevole assicurando, agli spettatori, un paio di ore abbondanti di divertimento non impegnato.

Nota dissonante, a mio giudizio, l'uso, a volte eccessivo (ed inutile), di sboccature di evidente derivazione “televisiva”.
Anche il finale mi ha lasciato leggermente perplesso anche se potrei aver assistito ad una replica “sfortunata”. La pièce, infatti, ha quattro possibili conclusioni. La serata in cui ho assistito allo spettacolo l'omicida è risultata essere la pur brava Michela Andreozzi che, però, nel fornire al pubblico le motivazioni del delitto ha completamente modificato il registro recitativo passando da un tono scherzoso, di parodia, ad uno serio, solennemente drammatico, creando, così, una stridente dissonanza con quanto fatto in precedenza.

Concludendo consiglierei senz'altro la visione di Forbici e Follia a coloro i quali desiderassero trascorrere una serata a teatro all'insegna del divertimento “leggero”, del puro svago, che grazie all'interazione attori-pubblico può offrire alcune emozioni sicuramente differenti dalle solite.

 

Forbici e Follia

spettacolo di Bruce Jordan e Marilyn Abram scritto da Paul Pörtner Versione italiana di Marco Rampoldi

regia di Marco Rampoldi

scene di Alessandro Chiti

costumi di Adele Bargilli

progetto artistico di Gianluca Ramazzotti

luci di Alessandro Aiacoangeli

produzione Artisti Associati ed Associazione Culturale Artù

 

Teatro Sala Umberto, Roma, in scena fino al 15 febbraio 2015

 

Prossimi debutti:

 

Teatro Pazzini, Verrucchio (RN) il 21 febbraio 2015

Teatro Modernissimo, Noventa Vicentina (VI) il 22 febbraio

Teatro Zancanaro, Sacile (PN), 23 febbraio

Teatro Don Bosco, Chioggia (VE) 24 febbraio

Teatro Comunale Luigi Russolo, Portogruaro (VE) 25 febbraio

Cinema Teatro Politeama, Adria (RO) 26 febbraio

Teatro Mattarello, Arzignano (VI) 27 febbraio

Teatro Gustavo Modena, Mori (TN) 28 febbraio

Teatro Nuovo, Verona dal 17 al 19 marzo 2015

Teatro Bellini, Montagna (PD) 20 marzo

Teatro Besostri, Mede (pv) 21 marzo