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Tra teoria e prassi della performance d'attore

di Alfio Petrini  

Molti attori fanno performance, molti performer praticano anche il mestiere dell'attore, alcune Compagnie sostituiscono in locandina la figura dell'attore/danzatore con quella del performer, la maggior parte dei performer replicano le loro performance come fossero spettacoli. C'è fermento. Forse, anche qualche incertezza e alcune ambiguità.

La redazione di Liminateatri - dopo aver pubblicato nel mesi passati alcuni scritti a firma di Giorgio Taffon e di Alfio Petrini sull'arte dell'attore - presenti nella Sezione Focus – della rivista, ha ritenuto opportuno avviare una indagine, ovviamente non esaustiva, sull'arte del performer. In tal senso, ha preso due iniziative. La prima, sottoporre all'attenzione di gruppo di artisti di riconosciuto valore artistico e professionale cinque domande che di seguito riportiamo assieme alle loro risposte. Hanno aderito al nostro invito Ilaria Drago, Riccardo Fazi e Claudia Sorace, Werther Germondari, Roberto Latini, Simona Lisi, Marco Palladini, Lamberto Pignotti, Luca Ricci e Marco Sgrosso. Li ringraziamo per aver aderito al nostro invito e per il prezioso contenuto dei loro interventi. Non da adesso siamo convinti assertori della esistenza di tante drammaturgie per tanti modi di fare teatro per tanti pubblici. Coerentemente con le idee che ci ispirano, abbiamo ritenuto di non interpretare i loro punti di vista, lasciandoli all'attenzione e alla considerazione dei nostri lettori.

La seconda iniziativa riguarda la pubblicazione, in questo Focus, di alcuni brani del libro Logiche della performance. Dalla singolarità francescana alla nuova mimesis (aAccademia University Press, Torino 2012) di Antonio Attisani, prestigioso uomo di teatro e docente presso l' Università di Torino.

Il libro, con la sua forte carica di innovazione e di originalità, non mancherà di suscitare l'interesse degli operatori e degli studiosi di teatro. Al centro della disamina c'è il grande tema della performance francescana che rinvia alla teoria e alla prassi della povertà applicata all'arte della comunicazione teatrale.

Pubblichiamo inoltre una parte del “ Performer” di Jerzy Grotowski, un genio del teatro mondiale, che con la tesi del teatro povero ha influenzato diverse generazioni di teatranti. Allo scritto dell'indimenticabile maestro polacco seguono alcune riflessioni dello stesso Attisani, che ci offre un'altra occasione per apprezzare la qualità alta delle sue elaborazioni teoriche, e che ringraziamo con sincero sentimento di stima.

Alfio Petrini è presente con Peanuts per la performance d'attore , con una Sintesi sulla metodica della progettazione e con la performance Io ti amo che è possibile vedere cliccando sul link http://www.youtube.com/watch?v=yql5gSyp140&hd=1

Giorgio Taffon interviene nel Focus con Note brevi di buon senso.