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Agorà - per un teatro diffuso

 

di Elena Di Gioia

 

<<Comincio da quando trovai in una libreria di Stoccarda un libretto

del Settecento sulla cui antiporta era stampata questa epigrafe:

 

IO APPLAUDO.

E IO FISCHIO.

 

Sono certo che indicasse la straordinaria libertà di cui gode il teatro. Di cui deve godere il teatro.

Che il teatro deve esigere. Infatti non c'è luogo in terra dove la libertà reale alberghi con più vigore e con più rigore, non difendendosi dal mondo

ma incalzandolo col suo ritmo tremendo (quando c'è) …

Il palcoscenico è proprio questo campo di mischie feroci, di verità terribili, di sfrenate fantasie,

di sorprendenti viltà.

È però il solo posto in cui, in ogni caso, non si può barare.

Dato che tutti ti guardano con gli occhi negli occhi>>.

 

Roberto Roversi , 1982

 

 

Con le parole del poeta Roberto Roversi vicine a questo nuovo inizio e a questa nuova dedica, è iniziato Agorà , il nuovo progetto teatrale promosso dall'Unione Reno Galliera, l'unione di più comuni della Città metropolitana di Bologna.

Un nuovo progetto che contiene una nuova sfida.

Agorà disegna una mappa ideale e concreta della “piazza”, che va al cuore del teatro e delle comunità.
Spettacoli, laboratori, nuove creazioni ideate in maniera dedicata in un raggio aperto di condivisioni e collaborazioni attive con artisti, teatri, biblioteche, musei, centri sociali e culturali, associazioni del territorio: uno straordinario teatro diffuso nei luoghi di più comuni, una architettura composta, passo per passo.

Agorà compone un viaggio teatrale con gli artisti e attraversa teatri, biblioteche, musei, centri culturali e altri spazi e coinvolge attivamente e poeticamente i cittadini e le cittadine.

L'idea – e la necessità – a monte della progettazione risiede nel tentativo – e nella sfida – di comporre una stagione teatrale che si realizza e si dissemina in più luoghi e con più coinvolgimenti: una composizione di spettacoli che intorno al perno centrale del teatro si allarga e coinvolge i luoghi e le comunità.

Il progetto si svolge infatti sia nei teatri, Teatro Biagi D'Antona a Castel Maggiore, Teatro Comunale di Argelato, Teatro La Casa del Popolo a Castello d'Argile, Teatro Alice Zeppilli a Pieve di Cento sia nelle biblioteche, musei, centri sociali e culturali del territorio, valorizzando la trasversalità e il coinvolgimento di diverse realtà.

Già nella scelta del nome, Agorà rivela una modalità dell'agire, sia con gli artisti sia con il pubblico e con coloro che, per vari motivi, non frequentano i luoghi teatrali.

Una “piazza del teatro” che crea complicità con gli artisti e che agisce verso i cittadini e le cittadine.

In Agorà hanno un ruolo speciale le biblioteche che sono non solo luogo di alcuni spettacoli e incontri, ma anche luoghi di relazione con un percorso iniziato di confronti e coinvolgimento, per esempio, con alcuni gruppi di lettura.

Agorà si compone di progetti speciali “fuori dai teatri” con, tra gli artisti, Sotterraneo che ha realizzato Il Giro del Mondo in 80 giorni interagendo con realtà musicali del territorio tra cui il progetto musicale Migranti di oggi condotto da Guido Sodo con rifugiati e richiedenti asilo nelle strutture di accoglienza, Silvia Gribaudi che svilupperà il Progetto Over 60 rivolto a signore oltre i sessanta anni di età senza esperienza precedente di teatro o danza (a cui si affianca un percorso di scrittura condotto da Cira Santoro e con i gruppi di lettura), rassegne nuove con la mia direzione artistica, tra cui il progetto trasversale ai comuni Shakespeare. Delle Storie con il nuovo spettacolo di Oscar De Summa Riccardo III e le regine , in anteprima nazionale, Le Belle Bandiere con Macbeth Duo , Punta Corsara in Hamlet Travestie , Teatrino Giullare con Cercando Romeo e Giulietta e la stagione teatrale del Teatro Alice Zeppilli di Pieve di Cento con Animanera in Fine Famiglia di Magdalena Barile, Teatro delle Albe con Slot Machine , Crest con Capatosta , Fanny & Alexander in Kriminal Tango , Chiara Guidi a cui è affidata la chiusura “corale” della stagione, con Lettere dalla notte e un esercizio di lettura condotto con i cittadini e le cittadine sulle parole della poetessa Nelly Sachs, tra le voci più appartate e potenti del Novecento.

Agorà si compone di rassegne consolidate quali Sguardi diretta da Francesca Mazza (a Castel Maggiore e Argelato) e Atti sonori (a Castello d'Argile) diretta da Giambattista Giocoli. Inoltre, nell'ambito di Agorà , le Biblioteche dell'Unione Reno Galliera propongono per il pubblico un percorso bibliografico di letture e approfondimenti legato a Shakespeare e all'Istituto Keynes di Castel Maggiore si tiene il laboratorio teatrale di Teatrino Giullare su Romeo e Giulietta e Teatro in classe a cura di Altre Velocità per gli studenti e le studentesse.

Dopo il Festival Focus Jelinek ( www.festivalfocusjelinek.it ) un nuovo tragitto che lavora nella direzione di rafforzare la relazione tra artisti e cittadini e di agire all'interno del senso e della prospettiva di una “stagione teatrale”.

 

 

 

Elena Di Gioia, direzione artistica progetto Agorà - associazione Liberty

promosso e sostenuto da Unione Reno Galliera

con il sostegno di Regione Emilia-Romagna

www.renogalliera.it

www.associazioneliberty.it

 

per scaricare il programma di Agorà

http://associazioneliberty.it/wp-content/uploads/2016/09/Agora_Opuscolo-2016-web.pdf

 

 

L'immagine di Agorà è un disegno di Roberto Roversi (1979). Con il segno di un grande poeta, scrittore e libraio, nato in una famiglia di origini pievesi, inizia il tragitto di Agorà , componendo una dedica a chi ha disegnato doni preziosi con le parole.