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100 m 2 , in un appartamento si abbatte un muro generazionale

di Sergio Roca

 

Ho assistito al Teatro Marconi in Roma, con grande curiosità, alla prima di 100 m 2 , un'opera di Juan Carlos Rubio, realizzata dalla compagnia Papik e con la regia di Siddhartha Prestinari. Interpreti: Sandra Milo, Giorgia Wurth ed Emiliano Reggente.

100 m 2 è una commedia scritta nel 2007 dal drammaturgo spagnolo Juan Carlos Rubio, andata in scena in Spagna, con la regia dello stesso autore, a partire dal 2010. Presentata, nel 2016, negli Stati Uniti in versione bilingue col titolo Apartment for sale (Tenant included), è giunta ora anche sui nostri palcoscenici grazie alla traduzione di Pino Tierno e Valentina Martino Ghiglia, dopo essere stato proposta come lettura scenica, a Trieste, nel 2013.

La commedia narra la storia di due donne di generazioni molto distanti tra esse. Un'anziana ed “ingombrante” padrona di casa, Carmen (interpretata da Sandra Milo) e l'acquirente della nuda proprietà dell'appartamento occupato dall'ottuagenaria titolare, Sara (Giorgia Wurth).

Carmen è una donna disillusa, pratica e d'esperienza. Ama godersi quel presente certo che la vita ancora le concede, mentre Sara è una donna in carriera, apparentemente fredda e calcolatrice, concentrata sui propri obbiettivi e proiettata verso un avvenire che pensa possa costruire gestendo il mondo che la circonda.

Sara è in cerca di un appartamento e non avendone necessità a breve, decide di acquistare quello in cui abita la vivace ed eccentrica ottantaduenne Carmen, supponendo di poterne entrare in possesso in un tempo ragionevole. Il fascino vitale dell'anziana donna, però, provoca un cambiamento nella prevedibile e schematica Sara che affezionatasi all'anziana proprietaria, si rivolgerà a lei per consigli e conforto.

Quando un serio malore costringerà Carmen ad una degenza ospedaliera, Sara cercherà di rimanerle accanto proprio quando la vita che si era programmata sembra divenire irrealizzabile a causa di problemi familiari e di salute.

L'ultima scena evidenzia, col figurato abbattimento di un muro (quello dei pregiudizi intergenerazionali), il forte legame instauratosi tra le due figure femminili. Carmen e Sara finiranno col condividere l'appartamento, simbolica metafora della vita a godersi il presente: unica certezza di cui l'essere umano dispone.

Sandra Milo risulta essere estremamente credibile nella parte affidatele dando prova che in scena la professionalità non si riduce con l'avanzare degli anni: anzi è il contrario! La figura di Carmen, infatti, viene mostrata come un personaggio intergenerazionale. È anziana nel rivendicare il possesso della “sua” poltrona; adulta nell'occuparsi di Sara, giovane nella scoperta delle nuove tecnologie e nel continuo proiettarsi verso il domani. Una lunga serie di cambiamenti di status emotivi per i quali è impossibile non complimentarsi con la grande Sandra Milo, decana del teatro e del cinema italiano.

Giorgia Wurth, nell'interpretare Sara, ha reso bene le inquietudini di una giovane donna in costante ricerca di un difficile equilibrio tra i tanti stimoli che la società moderna impone: la carriera, la famiglia, l'amore. Sara è un personaggio che cresce e si modifica nel corso della narrazione. Da cinica affarista, si scoprirà una manipolatrice vittima di se stessa fino a ricoprire i ruoli, prima di amica protettiva e premurosa, poi di nipote fragile e accudita. Un'impresa recitativa non semplice necessitando, da parte dell'attrice, la gestione di parecchi registri emotivi.

Emiliano Reggente, unica figura maschile inserita nella pièce , è di fatto una figura extradiegetica. È una “maschera”, tipo quella del buffo-basso delle Opere liriche. Serve come trait d'union tra le varie scene ed è indispensabile per scandire i vari momenti della narrazione. Consente alcuni cambi alle due donne ed alleggerisce il testo che senza questo escamotage potrebbe risultare pesante. Complimenti ad Emiliano perché i siparietti creati sono esilaranti, mostrando quanto egli sappia destreggiarsi nel ritmo dei tempi comici.

Molto gradevole la regia curata da Siddhartha Prestinari, nota soprattutto come attrice, ma che, in questa circostanza, si è perfettamente calata nel ruolo della direzione riuscendo a rendere fluida tutta la commedia e ad armonizzare la recitazione del cast. La messa in scena è molto ben curata e nonostante lo spettacolo duri oltre un'ora e mezza (senza intervallo) il tempo scorre via senza quei cali di tensione che potrebbero stancare o annoiare gli spettatori.

 

 

100 m 2 - Comprare casa ed abbattere i muri portanti della vita

di Juan Carlos Rubio - Traduzione Pino Tierno e Valentina Martino Ghiglia

regia Siddhartha Prestinari

interpretati Sandra Milo , Giorgia Wurth , Emiliano Reggente

disegno luci Pietro Petronelli

scene Mauro Paradiso

costumi Marina Tardiani

musiche Fabio Pizzari e Bob Masala

 

Teatro Marconi, Roma, dal 2 al 12 febbraio.